La lavanda è una pianta molto conosciuta per il suo profumo dall’effetto rilassante. Oltre che in aromaterapia è però molto utilizzata anche come pianta officinale, specialmente per trattare i disturbi del sonno e aiutare a dormire meglio, ma non solo. Scopriamo insieme tutte le sue proprietà e i suoi molteplici utilizzi.
Utilizzata in medicina tradizionale come calmante e contro i disturbi di origine nervosa, inclusi mal di testa ed emicrania, la Lavanda è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae diffusa in tutta la regione mediterranea ed è conosciuta ed utilizzata da millenni.
I fiori della lavanda, infatti, venivano utilizzati già da greci e romani per i bagni, il suo nome botanico deriva dalla parola latina lavare ad indicare l’uso di questa pianta nell’igiene personale.
Anche oggigiorno viene usata spesso come profumo per ambienti o anche per la biancheria grazie al suo aroma molto gradevole ma ha anche svariati utilizzi in fitoterapia.
Le proprietà della Lavanda
I fiori contengono oltre all’olio essenziale anche numerose altre sostanze benefiche, come ad esempio i tannini, l’acido ursolico e i flavonoidi. Questi principi attivi conferiscono alla lavanda le sue proprietà sedative e calmanti sul sistema nervoso. Molti studi, infatti, confermano le proprietà che le sono state tradizionalmente attribuite e la indicano come pianta benefica per i problemi legati ai disturbi del sonno e agli stati d’ansia e nervosismo.
L’estratto di lavanda è utilizzato in particolare in fitoterapia per migliorare la qualità del sonno e favorire il rilassamento. Inoltre si tratta di una pianta che non ha effetti collaterali e che quindi si presta bene ad un utilizzo anche a lungo termine.
Nome botanico: Lavandula officinalis
Parte utilizzata in fitoterapia: fiori
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Bibliografia:
- Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. 2004, Edizioni Tecniche Nuove.
- Y. Leung, S. Foster. Enciclopedia delle piante medicinali utilizzate negli alimenti, nei farmaci e nei cosmetici. Aporie 1999.