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Cardo mariano: benessere per il fegato e non solo

cardo mariano

Il cardo mariano è la pianta protettrice del fegato per eccellenza, ma quali sono esattamente le sue proprietà benefiche? Scopriamolo insieme nell’articolo di approfondimento!

Ci preoccupiamo della salute del cuore, dello stomaco, o della pressione arteriosa, ma stranamente ci risulta molto più difficile pensare alla salute del nostro fegato. Nonostante svolga un ruolo di tutto rispetto nel nostro organismo, come convertire il cibo in nutrienti e immagazzinare vitamine, minerali e zuccheri, i sintomi di un fegato sofferente non sono specifici quindi può passare inosservato.

Per mantenere il fegato in salute è bene porre attenzione a tutto ciò che mangiamo e beviamo e le sostanze che introduciamo, ma anche ricordarci ogni tanto di fare un po’ di dieta “detox” che sia con alimenti o integratori.

Il rimedio fitoterapico con proprietà epato-protettrici per eccellenza è il cardo mariano perché è in grado di proteggere le cellule del fegato da danni di diversa origine.

Cardo mariano, la pianta amica del fegato

Il cardo mariano è una pianta medicinale appartenente alla famiglia delle Asteraceae che viene tradizionalmente utilizzata per il trattamento di diversi disturbi del fegato. Il suo nome deriva dalla tradizione cristiana secondo cui le striature bianche sulle foglie sarebbero gocce di latte caduto sulla pianta mentre Maria allattava Gesù. Inoltre, contiene un liquido simile al latte da cui deriva anche il suo nome in lingua inglese “milk thistle”.

La sua efficacia è da attribuire al principio attivo principale, la silimarina, che è in grado di proteggere il fegato da sostanze per esso tossiche, come alcool, medicinali e tossine e di favorirne la rigenerazione. La silimarina, inoltre, svolge anche un’azione protettiva nei confronti dei reni, è antinfiammatoria e protegge dagli effetti dannosi dei radicali liberi. Grazie alle proprietà antiossidanti ed epatoprotettive che il cardo mariano ha dimostrato di possedere, questa pianta può essere impiegata come coadiuvante nel trattamento di disturbi epatobiliari; inoltre, favorisce la depurazione dell’organismo stimolando il metabolismo epatico ed il flusso di bile, con conseguente detox dalle tossine presenti nell’organismo e miglioramento della digestione.

Nome botanico: Silybum marianum
Parte utilizzata in fitoterapia: semi
Principio attivo titolato: silimarina

Bibliografia:

  •     Firenzuoli, Le 100 erbe della salute. 2000, Edizioni Tecniche Nuove.
  •     Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. 2004, Edizioni Tecniche Nuove.
  •     Y. Leung, S. Foster. Enciclopedia delle piante medicinali utilizzate negli alimenti, nei farmaci e nei cosmetici. Aporie 1999.

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