Il diabete può essere sicuramente chiamato uno dei malanni più diffusi ed in costante aumento nell’era contemporanea.
Un rapporto dell’Italian Barometer diabetes conferma che il diabete è raddoppiato in 20 anni: da circa 150 a oltre 350 milioni di diabetici nel mondo e le stime dell’International Diabetes Federation e della WHO prevedono il raggiungimento di 600 milioni di malati entro il 2030. Il diabete si posizionerà al 4 posto come causa di morte nel 2030.
I diabetici italiani ad oggi sono circa 5 milioni, una persona su 12 dei viventi nel paese, di cui il 95% ha il diabete di tipo 2. Cos’è il diabete di tipo 2? Il diabete è una malattia cronica del metabolismo degli zuccheri che consiste nell’aumento del livello di glucosio presente nel sangue a causa di una mancanza o mal funzionamento di insulina.
L’insulina è un ormone secreto dal pancreas che ha, tra le altre funzioni, quella di trasportare il glucosio nei tessuti, soprattutto il fegato, i muscoli e il tessuto adiposo per determinarne l’assunzione, l’immagazzinamento o l’utilizzazione. Questa funzione permette di riportare i valori della glicemia, che si alzano normalmente durante i pasti, ad un livello normale.
Mentre il diabete di tipo 1 insorge nei giovani, il diabete di tipo 2 colpisce gli adulti. Esso è dovuto a diverse cause fra cui: infezioni particolari, infiammazioni, stress, malattie della tiroide, uso di farmaci, obesità e cattiva alimentazione. Infatti il 40/50% dei malati di diabete di tipo 2 è obeso.
La fase che precede il diabete viene chiamata iperglicemia, cioè quella condizione in cui i valori di glicemia del sangue a digiuno sono maggiori di 100 mg/dl. Molto spesso l’iperglicemia non dà sintomi oppure i sintomi appaiono dopo un lungo periodo, per questo spesso ci si accorge del problema dopo anni e quando l’iperglicemia è già diventata diabete.
I sintomi, comunque, sono i seguenti:
- stanchezza e malessere generale
- aumento della sete (polidipsia)
- aumento della diuresi (poliuria)
- perdita di peso involontaria con, a volte, aumento dell’appetito
- dolori addominali
L’iperglicemia può essere prevenuta mantenendo uno stile di vita sano, facendo un regolare esercizio fisico, una dieta bilanciata ed equilibrata. Inoltre è importante controllare la glicemia nel sangue, soprattutto nei soggetti a rischio, e farsi aiutare con i rimedi naturali adeguati. E’ molto importante tenere conto delle associazioni esistenti tra iperglicemia, obesità, ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia perché rappresentano dei reali rischi per le patologie cardiovascolari.
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