Il Ginkgo biloba: grazie al suo effetto positivo sul microcircolo è una pianta da sempre alleata della circolazione ma anche un valido rimedio per il mal di montagna.

Questa splendida pianta è l’unica attualmente vivente della famiglia delle Ginkgoaceae, tra le più antiche esistenti; fa infatti la sua comparsa sulla Terra in epoca preistorica, circa 350 milioni di anni fa ed è originaria di Cina e Giappone.
Il Ginkgo, oltre ad essere una pianta molto longeva, che può raggiungere anche i 1500 anni di età, viene utilizzata da millenni in medicina tradizionale cinese e come pianta ornamentale.
Venne introdotta per la prima volta in Europa all’inizio del XVIII secolo a scopo decorativo, grazie alla bellezza delle sue foglie a ventaglio che in autunno assumono un colore giallo dorato.
Il Ginkgo biloba è anche conosciuto per essere un albero particolarmente resistente: in Giappone alcuni alberi di questa specie sono diventati uno dei simboli di Hiroshima dopo essere sopravvissuti alla bomba atomica che devastò la città nel 1945.

Le sue proprietà fitoterapiche sono conosciute e sfruttate da secoli ma solo di recente sono state approfondite e confermate dal punto di vista scientifico. I costituenti principali del Ginkgo sono i flavonoidi che aiutano a contrastare i radicali liberi, a diminuire la permeabilità dei vasi sanguigni e ad aumentarne il tono.
Aumentando anche l’apporto di sangue al cervello l’estratto di ginkgo è ampiamente utilizzato per migliorare memoria e attenzione.
Il miglioramento della circolazione arteriosa per il quale il Ginkgo è noto ha fatto sì che questa pianta venisse recentemente studiata anche come possibile alternativa all’utilizzo di farmaci per abituare il corpo alle elevate altitudini e prevenire il mal di montagna.
Alcuni interessanti studi hanno effettivamente dimostrato l’efficacia dell’estratto secco di Ginkgo biloba nel prevenire l’insorgenza dei sintomi tipici dell’altitudine, grazie all’alto contenuto in quercetina, un flavonoide presente in questa pianta. Integratori erboristici a base di Ginkgo biloba risultano dunque utili a scopo preventivo, per preservare il sistema cardiocircolatorio più a lungo possibile, oppure per migliorare la circolazione sanguigna.

Una pianta, il Ginkgo, dalle molte proprietà e utilizzabile in svariati ambiti; dall’uso ornamentale largamente apprezzato in Oriente da secoli, all’uso preventivo e curativo per mente e memoria fino al meno noto impiego per la prevenzione dei sintomi associati all’alta quota.  

Nome botanico: Ginkgo biloba
Parte della pianta utilizzata in fitoterapia: foglie
Principio attivo titolato: flavonoidi

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Bibliografia:

• Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. 2004, Edizioni Tecniche Nuove.
• Monti L., Galante M., Le proprietà medicinali degli estratti di Ginkgo biloba e dei principi attivi in essi contenuti. 1990, Erboristeria domani.
• Moraga A. F., Flores A., Serra J., Esnaola C., Barriento C., Ginkgo biloba decreases acute mountain sickness in people ascending to high altitude at Ollagüe (3696 m) in Northern Chile. 2007, Wilderness & Environmental Medicine, Elsevier. Pp. 251-257.
• Tan M.S., Yu J.T., Tan C.C., Wang H.F. et al. Efficacy and Adverse Effects of Ginkgo Biloba for Cognitive Impairment and Dementia: A Systematic Review and Meta-Analysis. Journal of Alzheimer’s Disease 43 (2015) pp. 589–603.