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L’importanza della vitamina K2

Vitamina K2

La vitamina K2, appartenente al gruppo delle vitamine liposolubili, è indispensabile per il benessere osseo e non solo. Scopriamo assieme alla dott.ssa Burroni tutte le sue proprietà.

Tra le vitamine che concorrono amichevolmente al nostro benessere, un ruolo fondamentale è svolto da quelle liposolubili: A, D, E, K.  L’importanza della vitamina D è nota per il ruolo che svolge sul metabolismo: assorbimento del calcio intestinale, riassorbimento dello stesso in sede renale, modulazione del sistema immunitario, regolazione della neuroattività, azione sul miocardio e in generale sui muscoli scheletrici. Non a tutti è noto, tuttavia, che l’azione svolta dalla vit D, che si può considerare un ormone a tutti gli effetti una volta attiva, a livello osseo è mediata dalla vit K2.

Il nostro scheletro merita rispetto: l’osso è una struttura molto nobile, e non si tratta assolutamente di una impalcatura “secca”! Infatti è metabolicamente molto attivo e vitale, con scambi continui a livello sanguigno di metaboliti, ormoni, proteine e cellule del sistema immunitario.

Vitamina K2: di cosa si tratta?

La vitamina K2 (MENACHINONE) fa parte della famiglia delle vitamine K, ma nel contempo se ne differenzia poiché non ha una azione sulla coagulazione, (K1 = fillochinone, K3 = Menadione K 4 = Menatetrenone ecc.). In sede ossea, attiva una proteina chiamata Osteocalcina, sintetizzata dagli Osteoblasti, e responsabile, dopo stimolo da parte della vit D, della incorporazione di calcio nelle ossa.  Nel contempo, la K2 agisce sulle pareti arteriose, attraverso l’attivazione della proteina GLA della matrice, mobilizzando il calcio ivi presente.

Insomma, una azione di tutto rispetto nei confronti della calcificazione ossea, riducendo invece la presenza di calcio nelle pareti arteriose (causa di ipertensione, ma anche di infarti e ictus ischemici). Consideriamo che l’aterosclerosi è aggravata dalla deposizione di calcio, quindi possiamo capire il benefico effetto della K2, che mobilizza il calcio dalle arterie, portandolo al livello osseo. Per ultimo, è importante nella sintesi della Mielina, quindi fondamentale per la salute dei nostri Neuroni e per la solidità della cartilagine.

Vitamina K2 e vitamina D sono favorevolmente coniugate alla vitamina E (azione antiossidante molto importante) e alla vit A. Quest’ultima, per esempio, attiva gli osteoclasti, che riassorbono l’osso “invecchiato” favorendo la formazione di nuove trabecole.

Dove si trova la vitamina K2?

Ma, tornando alla nostra vitamina K2, bisogna dire che il nostro organismo non è in grado di produrla, se non in minima parte grazie alla flora batterica intestinale, il nostro Microbioma. Considerando tuttavia l’alimentazione industrializzata e le condizioni sociali in cui viviamo, non si può pensare che la nostra microflora intestinale sia in condizioni perfette per la sintesi di tale vitamina. Non trascurabile, inoltre, l’effetto negativo dell’assunzione di farmaci quali antibiotici, salicilati o barbiturici. Anche alcolismo, patologie renali e resezioni intestinali provocano carenza di vit K2.

Gli animali possono produrla a partire dalla vitamina K1 presente nelle foglie verdi, ma ultimamente gli animali da carne e da latte sono gestiti in allevamenti industriali e nutriti con cereali e mangimi.

In sintesi, direi che ormai gli esseri umani sono carenti cronicamente di vitamina K2, che non si trova negli alimenti di comune riscontro. Ne è ricco il Natto, alimento fermentato prodotto dalla Soia, molto usato in Giappone, non certo presente nelle nostre tavole.

Quindi non ci resta che assumerla. E, a questo proposito, devo dire che bisogna approcciarla, come tutte le vitamine liposolubili, durante o dopo un pasto, e non a digiuno. Inoltre va assunta ogni giorno, poiché non si accumula nei tessuti se non in piccola quantità.

Quando assumerla?

Quando consiglio l’assunzione di vitamina K2? In particolare, in condizioni di Osteoporosi (esiste una relazione fra bassi livelli di vitamina K2 nel sangue e artrosi, fratture ossee e osteoporosi) e in presenza di elevati valori della pressione arteriosa per aterosclerosi. Inoltre nelle calcificazioni arteriose (spesso, visionata la radiografia del tratto lombare della colonna, ci si può avvedere della calcificazione dell’Aorta), nelle calcificazioni di altri tessuti molli, comprese le valvole cardiache, e negli anziani con sensazione di stanchezza cronica.

Inoltre, personalmente la prescrivo con successo anche a bambini con problemi di dentizione, palato stretto, fragilità ossea, debolezza muscolare.

Dott.ssa Lorella Burroni
Laureata nel 1986 in Medicina e Chirurgia a Pavia e specializzata in Ortopedia e Traumatologia al CTO di Milano. Dal 1988 lavora come Dirigente Medico presso il reparto Ortopedico dell’ospedale di Tradate e dal 2004 di Luino. È responsabile del Centro di studio del Metabolismo osseo e Osteoporosi a Luino (VA). Ha seguito corsi di Omotossicologia, Omeopatia, Elettroagopuntura sec. Voll, Immunofarmacologia Omeopatica, Microimmunoterapia. Dal 2001 è Consulente Tecnico presso il Tribunale di Varese.
Ha collaborato con varie riviste Mediche a tiratura nazionale, tra cui COME STAI. Pratica ossigeno ozono terapia dal 2005, soprattutto per patologie del rachide. Fa parte dell’OASI, centro per lo studio e la cura delle patologie cartilaginee mediante viscosupplementazione o impiego di fattori di crescita piastrinici, cellule staminali, trapianti.
TEL: 335264869 – EMAIL: burronik@libero.it

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