Stanchezza alle gambe

Problematica soprattutto femminile che può dipendere da molti fattori. È comune specialmente in estate, quando il caldo mette a dura prova la circolazione, ma non solo. Scopriamone le cause più frequenti e i rimedi migliori assieme alla dott.ssa Abbritti.

A tutti è capitato almeno una volta nella vita di percepire quella sensazione di stanchezza e affaticamento alle gambe tipiche del periodo estivo. Questa sensazione però può presentarsi anche in altri periodi dell’anno e può avere diverse cause. Il dolore alle gambe spesso porta alla richiesta di una consulenza per un “problema di circolazione”.

In realtà tale evento può essere legato anche ad altre patologie, o essere espressione di più patologie. Solo una accurata raccolta della anamnesi, una attenta valutazione dei sintomi e un buon esame obiettivo possono orientare verso una corretta diagnosi.

Possibili cause di stanchezza alle gambe, non solo insufficienza venosa

Tra le varie cause vi sono alcune patologie, come ad esempio la malattia venosa cronica nelle sue plurime manifestazioni o patologie traumatiche/posturali/degenerative osteo-articolari, ma anche chi ha comportamenti a rischio (obesità, lavoro in piedi o seduto), scorrette abitudini di vita o una predisposizione per familiarità o difetti congeniti.   

La malattia venosa cronica è dovuta all’incapacità del sistema venoso di drenare il sangue venoso in ortostatismo. Colpisce prevalentemente il sesso femminile fino alla V-VI decade, un’Italiana su due soffre di problemi alle gambe, successivamente non si hanno significative differenze fra i due sessi (30% della popolazione italiana femminile e il 15% di quella maschile)

I primi segni di IVC, “gonfiore” e teleangectasie, non sono solo danni estetici ma veri e propri disturbi. La malattia venosa può determinare dolore e difficoltà di movimento con vari gradi di complicazioni, edemi, varici, ulcere fino al tromboembolismo venoso profondo con la possibile fatale complicanza dell’embolia polmonare. 

Sicuramente lo stile di vita scorretto, la cattiva alimentazione, la scarsa attività fisica, l’abbigliamento scorretto possono determinare stanchezza e/o dolore agli arti inferiori:

• Uso di tacchi alti ed indumenti attillati: possono ostacolare la corretta circolazione. Va ricordato che il piede svolge una funzione fondamentale nella dinamica del ritorno venoso.
  Un appoggio plantare alterato per problemi posturali o per uso di calzature scorrette (tacchi alti o troppo bassi) possono ostacolare il corretto ritorno venoso.
• Sedentarietà: espone al rischio di sviluppare patologie che hanno come sintomo le gambe stanche. La sedentarietà rallenta la circolazione venosa delle gambe e favorisce l’edema, la sensazione di pesantezza, peggiorando i sintomi.
• Lavoro statico: passare troppo tempo seduti o al contrario, troppo tempo in piedi, può causare stanchezza e gonfiore agli arti inferiori con aumento della pressione venosa alla caviglia dovuta alla riduzione della pompa muscolare del polpaccio. L’attività motoria accelera il flusso nelle vene delle gambe alleviando i sintomi della stasi.

Quali rimedi naturali si possono adottare?

Sicuramente correggere le abitudini sbagliate, cogliere ogni occasione della giornata per sollevare le gambe. Evitare di restare fermi, in piedi o seduti, a lungo, facendo 20 passi o sollevandosi 20 volte sulle punte. D’estate le vene si dilatano e svolgono la loro funzione di “raffreddamento” della pelle.  Docce con acqua fredda dopo un bagno caldo possono essere usate come “ginnastica vascolare”. Al mare evitare le esposizioni prolungate al sole, non coprire, non fare sabbiature, fare bagni frequenti.
Un altro importante aiuto può essere dato dall’uso corretto di calze elastiche preventive o terapeutiche, importanti mezzi per contrastare gli effetti dell’ipertensione venosa e quindi il deposito di liquidi nei tessuti.

In natura ci sono molte piante che possono aiutare a ristabilire la corretta circolazione, riducendo l’infiammazione, come quelle che contengono flavonoidi e bioflavonoidi e di conseguenza ad alleviare la fastidiosa sensazione di pesantezza alle gambe.

Le piante principali da assumere sotto forma di integratore sono, Centella asiatica, ricca di flavonoidi e tannini, può aiutare ad alleviare l’insufficienza venosa. Ginko biloba, aiuta a ridurre il gonfiore e a tonificare il tono dei vasi sanguigni. Mirtillo nero che contiene gli antociani, i pigmenti neri che, favorendo una corretta circolazione, proteggono i vasi sanguigni e riducono il gonfiore e la pesantezza alle gambe.

Ma anche Meliloto, che ha un’azione protettiva sui vasi sanguigni. Vite rossa, migliora il circolo arterovenoso e protegge vene e capillari. Ostacola inoltre i processi infiammatori. Infine, Amamelide, aiuta la corretta funzionalità della circolazione venosa e del plesso emorroidario e aumenta la resistenza delle pareti vasali.

Bibliografia:

• A. E. Al-Snafi. Chemical constituent and pharmacological effects of Melilotus officinalis – A review. IOSR Journal of Pharmacy. Vol. 10 Jan. 2020, pp. 26-36.
• Firenzuoli, Le 100 erbe della salute. 2000, Edizioni Tecniche Nuove.
• Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. 2004, Edizioni Tecniche Nuove.
• J. Gohil, J. A. Patel et al. Pharmacological Review on Centella asiatica: a potential herbal cure-all. Indian J Pharm Sci. 2010 Sep-Oct; 72(5): 546–556

Dott.ssa Franca Abbritti
Medico Chirurgo specializzata in Chirurgia Vascolare, perfezionata e diplomata in Master universitari di Linfologia, Riparazione tissutale, Omeopatia- Omotossicologia e Discipline Integrate, Diploma post-universitario in Medicina estetica.
Partecipa in qualità di relatore e docente a numerosi corsi e convegni di chirurgia vascolare, linfologia e vulnologia. Ha lavorato presso U.O. di chirurgia vascolare.
Attualmente svolge attività libero professionale presso Poliambulatori e Centri medici a Milano – Bollate – Muggiò.  
www.abbritti.com

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