TUTTI I NOSTRI PRODOTTI SONO REPERIBILI ANCHE IN FARMACIA PREVIA ORDINAZIONE!

Nervo sciatico e infiammazione

Ne-parla-lesperto-Romano-Ghidoni

Spesso, soprattutto nella stagione fredda, si parla di infiammazione del nervo sciatico o sciatalgia. Scopriamo di che cosa si tratta nell’intervista al dott. Romano Ghidoni.

Di che cosa si tratta?

L’infiammazione al nervo sciatico, detta anche sciatica o sciatalgia, è un’infiammazione spesso dovuta ad un’ernia o una protrusione che comprime il nervo e porta dolore. La sintomatologia legata all’ernia al disco è ben precisa. Essa comporta sintomi quali dolore lungo l’arto interessato, formicolii, la mancanza di sensibilità o di forza dell’arto stesso.

Per chiarezza bisogna dire che non si deve confondere con un tipico blocco articolare, il cosiddetto “colpo della strega” che è una più generica forma di infiammazione della schiena e delle vertebre che può coinvolgere anche altre parti del nostro corpo.

Come si fa una diagnosi di ernia al disco o sciatalgia?

Come evidenziano numerose ricerche e i dati scientifici raccolti durante i recenti congressi, su 100 casi di pazienti con problemi comuni di mal di schiena sottoposti a risonanza magnetica, nel 70% è stata evidenziata l’ernia al disco o una protrusione.
Si può arrivare a una diagnosi corretta soltanto dopo che il paziente è stato sottoposto a precisi test clinici specifici.
Va chiarito, prima di tutto, che una diagnosi di ernia al disco non significa necessariamente che si debba ricorrere all’intervento chirurgico anzi, condivido la tesi che sia minima la necessità e l’efficacia di intervenire chirurgicamente.

Quali sono le cause di ernia al disco?

Ora proviamo a capire quali possono essere le possibili cause che creano problematiche di ernia al disco e di conseguenza la più comune chiamata infiammazione del nervo sciatico.
Bisogna innanzitutto allargare la visione dell’insieme, considerando vari fattori come l’eccessivo peso corporeo, una postura scorretta e ripetuta nel tempo, situazioni di schemi, abitudini comportamentali e lavorative che possono amplificare situazioni prelesionali. Per prelesioni si intendono traumi fisici, emotivi, psicologici o traumi dovuti a stress ambientali e lavorativi.

Inoltre, è importante non dimenticare l’aspetto viscerale del problema con la propria organizzazione ed equilibrio fasciale. Il sistema sospensorio viscerale avvolge il viscere per poi inserirsi sulla struttura dello scheletro, condizionandola.
Gli interventi operatori, oppure i traumi diretti o indiretti (colpi di frusta), ma anche coliti, gastriti e tutto ciò che riguarda l’aspetto psicosomatico, possono influenzare l’equilibrio. Ciò causa a sua volta una riduzione della mobilità articolare e della motilità (movimento intrinseco) degli stessi organi.  

Come può intervenire l’osteopata?

L’osteopata cerca di ripristinare la situazione dove tutte queste funzioni possono essere liberate manualmente. Individualizza la zona più in difficoltà del corpo, che non necessariamente riguarda il segmento interessato (vertebra, disco, radice nervosa).
Questo approccio manuale dà la possibilità al corpo di adattarsi a nuovi schemi, creando così anche una diversa meccanica articolare e una nuova organizzazione tissutale e fisiologica dell’insieme.
In un secondo momento, si interviene aiutando direttamente il segmento interessato (vertebra, disco, radice nervosa). Si ripristina, sempre manualmente, la normale fisiologia dell’unità funzionale, rappresentata da un’arteria, una vena, un nervo e dal sistema linfatico, imprigionati da una stasi dovuta all’infiammazione e alla situazione di reazione che si è instaurata nel distretto in difficoltà.

Quali rimedi possono aiutare?

Per la diagnosi di ernia del disco è generalmente sufficiente un’accurata valutazione del medico specialista, che in alcuni casi ricorre alla prescrizione di esami quali: tac, risonanza magnetica e test della conduzione nervosa, o elettromiografia, che misura la qualità e quantità degli impulsi nervosi.

L’utilizzo di farmaci, come il cortisone, a volte può essere utile o necessario per favorire il riassorbimento dell’edema dell’infiammazione. L’utilizzo di questo farmaco può essere preceduto o associato a antidolorifici e miorilassanti, generalmente prescritti dal medico.
In natura si trovano anche dei validi rimedi a base di piante ad azione rilassante, antiinfiammatoria e antidolorifica.

Dott.Romano Ghidoni D.O.m.R.O.I.
Osteopata e Massofisioterapista
Studio Synergy Ghidoni
Viale Caterina da Forlì 58 – Milano (MM Bande Nere)
info@synergyghidoni.itwww.synergyghidoni.it

Se hai problemi di dolori e infiammazione guarda Artiglio del diavolo. Per problemi articolari Artoben. Per il rilassamento fisico e mentale Sediloto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *